Figli di un Dio minore

Carote a due gambe, finocchi mignon, patate piccole o con il bernoccolo, zucchine curve…

Ogni anno le leggi di mercato eliminano circa il 30% di ortaggi e frutta per far arrivare sui banchi della grande distribuzione solo quei prodotti che rispettano i Cosmetic Standard.

In questi “concorsi di bellezza” la selezione è severissima: una piccola macchia nella buccia, una lieve deformità, essere troppo piccoli o troppo grandi, essere troppo maturi, è sufficiente per essere per venir scartati. Eppure si tratta di cibo buono e prezioso.

Teresa da sempre ha a cuore che i prodotti considerati minori non vengano rifiutati, perchè a dispetto delle apparenze possono anche loro essere un nutrimento buono e sano, come i loro fratelli “belli”.

Quando andate al punto vendita e vedete dei prodotti in offerta perché non rispettano i Cosmetic Standard, non abbiate paura ad utilizzarli e a combattere così gli sprechi alimentari.

A volte, ci sono prodotti diversamente belli e soprattutto egualmente buoni: quei cavolfiori piccolini hanno lo stesso sapore dei loro fratelli più cicciotti e sotto la buccia un po’ maculata la mela cui avete storto il naso è succosa e profumata come quella di Biancaneve.
E Teresa, nei campi, coltiva con lo stesso impegno, tempo e fatica, sia che crescano ortaggi belli da concorso o che siano …parenti del brutto anatroccolo.

Il cibo è bontà e salute. La vostra gioia e fantasia nel cucinarlo sarà la sua bellezza.

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